Halloween preview - Lo humor del diavolo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Loretta9
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Lo humor del diavolo

    La carrozza percorreva veloce il sentiero di terra battuta tra la nebbia. Una lanterna sul sedile del cocchiere e dei campanelli attaccati alle briglie dei cavalli avvertivano il passaggio del veicolo nella notte. Stava percorrendo il sentiero di Nocthing Hill, attraverso il bosco. Tutte le foglie erano cadute e il cielo era terso, ma la nebbia aveva inghiottito gli alberi neri e spogli e rendeva il paesaggio tanto cupo da respingere chiunque osasse uscire dalla sua casa. Ma sopra questa nube opaca, la luna splendeva piena e lucente e la sua luce argentea iniziò a ferire la nebbia ed a trapassarla quando la carrozza arrivò in un piccolo gruppetto di case, appena fuori dal bosco. Il cocchiere fermò i cavalli neri. Dalla carrozza scese un ragazzo giovane ma già molto alto e robusto. Non aveva nulla con sè, se non una giacca di cuoio marrone sopra una maglia color cartazucchero logora, dei pesanti pantaloni e degli stivali. Al collo una catenina con una croce celtica in argento. Lanciò una moneta al cocchiere che ripatì con i cavalli verso la nebbia del bosco. Nessuno era uscito dalle casupole basse e cupe anche se il forestiero aveva notato che molti lo avevano osservato dalle finestre e i movimenti delle tende avevano rivelato i curiosi. "Il loro ultimo atto di curiosità prima di assaggiare il terrore" pensò il forestiero. Sulla sinistra della strada principale - l'unica via evidente su quel villaggio minuscolo e dimenticato da Dio - sorgeva una locanda che faceva concorrenza con le dimensioni del paesino. Un'insegna distrutta e illeggibile cigolava sopra la strada e il nuovo arrivato si avviò verso di essa. La porta cigolò pesantemente e rivelò uno scenario altrettanto cupo come quello all'esterno. Un barista puliva oziosamente i bicchieri dietro al bancone mentre i tavoli erano deserti.
    -Una camera. Per due notti, per favore.
    Chiese. Il barista si voltò sullo scaffale, aprì una scatola di legno e prese una chiave che gettò seccato sul tavolo, senza aggiungere altro. Il straniero la prese, ringraziò nuovamente e salì le scale per il piano superiore. Si sistemò sul letto e cominciò a dormire. Quando si risvegliò nella piazza, se paizza si poteva definire, del villaggio un gran trambusto di gente che parlava ed urlava. Affacciatosi alla finestra vide la scena straziante: sei uomini trasportavano tre portantine con un telo bianco sporco di sangue sopra. Il forestiero sorrise lievemente e si decise a scendere. Il cielo era bianco di un misto di nuvole e nebbia. Il sole neanche si vedeva. Nelle strade c'erano carri pieni di zucche, barili con il vino, paglia e vari oggetti agricoli. Camminando tra quella gente, il forestiero veniva guardato di traverso da tutti gli abitanti che lo evitavano. Riconobbe uno dei due uomini che avevano trasportato i corpi quella mattina.Stava ferrando un cavallo e si voltò verso di lui interrompendo il lavoro.
    -Ti riconosco. Sei quello straniero che è arrivato ieri sera. Segui il mio consiglio: vattene subito.
    -Che cosa è successo? Cos'erano quei fagotti insanguinati di stamattina?
    -Hahahaha! Fagotti insanguinati! Quelli erano cadaveri ragazzo! Tre uomini sono stati sbranati da qualcosa di dannatamente enorme, stanotte. Segui il mio esempio: fai i bagagli e vattene.
    Qualcosa di dannatamente grosso aveva sbranato senza pietà tre uomini, la notte precedente. E la notte calò ancora scura come il sangue su Nocthing Hill. I più coraggiosi erano rimasti a lavorare come taglialegna nel bosco fino al tramonto, dopodichè quando la nebbia aveva cominciato a scendere, raccolsero i loro fucili caricati con pallottole d'argento e si incamminarono verso casa. Era un gruppetto numeroso, erano sette uomini e due ragazzi per un totale di tre dozzine di colpi. Quando arrivarono al villaggio, la scena che si aprì ai loro occhi fu raccapricciante: le case avevano le imposte graffiate profondamente, sporche di sangue e distrutte e i vetri delle finestre talvolta erano spaccati. Le porte portavano i segni di colpi di fucile e zannate e diversi corpi in un lago di sangue giacevano sulla strada. Il primo che videro fu un uomo, con un forcone gocciolante di sangue stretto nelle mani rigide. Non poterono vedere la sua espressione fino a quando non trovarono la sua testa rotolata una decina di metri a sinistra. Sbiancarono in volto e non riuscirono ad articolare nessuna parola. Erano fermi con i fucili in mano. Scrutandosi attorno uno dei due ragazzi vide due tondi rossi brillare dalle ombre di fronte a loro. Il gruppo iniziò a sparare in quella direzione ma una figura nera si spostò a tutta velocità. Alle loro spalle un ululato tremendo e spaventoso li fece voltare tutti. Una figura dalle sembianze di un lupo dal pelo nero e scuro come la pece e dai due occhi che brillavano nella notte si stagliava imponente sopra di loro; il poveraccio che era alla coda del gruppo crepò all'istante di infarto e gli altri cominciarono a sparare e altri ancora a correre disperati dalla parte opposta. La bestia iniziò ad abbattersi su quei poveri cristi spacciati, dilaniando e squartando con quegli artigli argentei ormai rossi. L'ultimo rimasto, un ragazzetto con una torcia in mano che ormai si spegneva, con una profonda ferita sanguinante alla base del collo, osservava la luna che si vedeva nel cielo ormai senza più né nubi né nebbia, oscurata solo dalla forma lupina che si accostò a lui. L'ultima cosa che vide prima di chiudere gli occhi fu una croce celtica brillare sul cuore della bestia.
    903 parole. Me le abbonate le 103 in più?
     
    Top
    .
  2. Shadow Omega
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Tranquilla, 103 parole son poche :wow?: ottimo racconto davvero
     
    Top
    .
  3. Loretta9
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Grazie :D
     
    Top
    .
2 replies since 3/10/2013, 19:39   19 views
  Share  
.